Il Nuovo Trend del Marketing Culturale: Art Bonus

Le fila dei nuovi mecenati del XXI secolo ormai non sono più formate da uno sparuto numero di early adopter della prima ora, ma da sempre più imprese e persone interessate a sostenere il patrimonio culturale del proprio paese. L’attenzione verso il proprio territorio e le bellezze che può offrire, si sono tradotte in una serie crescente di iniziative per valorizzare e promuovere le bellezze che ci circondano e hanno trovato nelle libere donazioni, la forma di espressione ideale.

L’offerta di un contributo verso istituzioni ed enti che si impegnano quotidianamente per il mantenimento e la diffusione di molteplici capolavori, è una delle nuove leve del marketing culturale tra le più semplici ma tra le più efficaci e positive per tutti gli interlocutori in gioco.

Sembra un’azione fine a sé stessa quella di metter mano al portafoglio e sentirsi la coscienza a posto?

Niente di più sbagliato. I vantaggi che arrivano da una donazione forse non sono immediati ma hanno dalla loro parte diversi assi nella manica.

Investire su patrimoni artistici è infatti uno strumento strategico che rafforza la propria brand raputation attraverso azioni concrete che valorizzano il posizionamento di un marchio.

La connessione con il territorio e con i suoi cittadini diventa più profonda, in quanto ci si pone in primo piano per la sua protezione ma anche promozione, aumentando la notorietà e portando a nuovi interessi esterni che si traducono in opportunità turistiche e di sviluppo economico: la Responsabilità Sociale d’Impresa diventa responsabilità culturale, producendo un valore collettivo reale.

Nuovi partner si affacciano alla porta: l’avvicinamento ad istituzioni ed enti pubblici fa che si coltivino collaborazioni proficue e durature, uno dei benefit più ricercati dalle aziende.

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Le ricadute positive sono molteplici e creano un circolo virtuoso di vantaggi per tutti gli attori in gioco e mette il brand in primo piano. L’awarness aumenta, attraverso una media coverage gratuita, per la quale il brand ringrazia.

E se da questa offerta si riesce pure ad avere un’agevolazione fiscale sull’importo, non si hanno più ragioni per non attuarla. In Italia, grazie ad Art Bonus, la detrazione è pari al 65% della donazione, la percentuale più alta d’Europa. Ben 180 sono i milioni finora raccolti tra tutte le donazioni, segnando fin da subito il successo dell’iniziativa, promossa dal 2014 e che conta ad oggi ben 3500 mecenati.

Diversi i grandi nomi che si sono distinti tra i donatori della prima ora grazie ad Art Bonus, divenuto decreto legislativo nel 2014. Agsm Energia è il fautore del sostegno alla Fondazione Arena di Verona, coprendo due terzi della richiesta iniziale. Roma è stata appannaggio dell’haute couture: Tod’s ha sostenuto il Colosseo, Bulgari le Terme di Caracalla, Fendi la Fontana di Trevi. Diesel non si è infine letteralmente risparmiato: il Ponte dell’Accademia e di Rialto a Venezia e il Ponte degli Alpini a Bassano, sua città d’origine, hanno trovato il suo appoggio.

Gli italiani vivono immersi nella bellezza dell’arte. È una parte di noi. Se si dona per la cultura, si ha non solo un vantaggio fiscale, ma soprattutto l’orgoglio di prendersi cura del patrimonio culturale italiano. Sostenere la cultura e rendere l’Italia ancora più bella, permette di conservare la nostra identità per valorizzarla ora e poterla trasmettere alle nuove generazioni. 

 

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